Al via MEET, il grande progetto PNRR per lo studio dell’evoluzione tettonica dell’Italia
| Sara Di Giorgio | Notizie
articolo letto 608 volte
Martedì 15 novembre è l’appuntamento per il Kick Off Meeting del progetto infrastrutturale MEET (Monitoring Earth's Evolution and Tectonics).
L'evento si svolgerà a partire dalle 10.30 all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) a Roma e sarà possibile seguire la diretta streaming su YouTube. Con questo incontro iniziano ufficialmente gli studi sulla tettonica dell’Italia finanziati dal Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR - Next Generation EU.
MEET è volto al miglioramento e all’implementazione delle reti scientifiche dedicate al monitoraggio e all’osservazione della Terra. Nel progetto saranno impegnati, oltre all’INGV che ne è coordinatore, altre 8 eccellenze della ricerca italiana: il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), l’Università degli Studi di Napoli Federico II di Napoli, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi Roma Tre, l’Università di degli Studi di Genova e l’Università degli Studi di Trieste.
MEET nasce nell'ambito dell'European Plate Observing System (EPOS) di cui l'INGV è il capofila e ospita la sede legale dell’European Research Infrastructure Consortium (ERIC). La comunità scientifica italiana di riferimento EPOS si è organizzata nella Joint Research Unit (JRU) EPOS-Italia che raccoglie molti degli Enti e delle Università co-proponenti del progetto MEET.
Quattro sono gli obiettivi principali del progetto, finanziati da un budget complessivo di 43 milioni di Euro:
- l’aggiornamento tecnologico delle grandi reti di osservazione e dei laboratori scientifici
- lo sviluppo di due Osservatori naturali (l’Osservatorio di Pizzi Deneri sull’Etna e Sos Enattos in Sardegna)
- nuove implementazioni di strumentazione scientifica nell’area dello Stretto di Messina, in Irpinia e nell’area dello Jonio meridionale
- l’implementazione di piattaforme informatiche innovative di servizi per la scienza e la società mettendo in condivisione con tutta la comunità scientifica internazionale nel Portale Italiano per le Scienze della Terra le nuove risorse, i dati raccolti e i prodotti della ricerca secondo principi codificati a livello europeo, come Open Access e FAIR (Findable Accessible Interoperable Reusable). In questo senso si prevede l'integrazione delle nuove risorse a livello internazionale, anche attraverso l’implementazione del Portale Italiano per le Scienze della Terra.
Per consultare il programma vedi il sito web https://meet.ingv.it/