La Task Force Federated Cloud Platform - IT (FCP-IT) avviata a giugno, ha l’obiettivo di identificare una strategia e delle soluzioni tecniche adeguate per la creazione di una cloud federata su scala nazionale per offrire:
- la condivisione di risorse di calcolo
- il data sharing
- la federazione delle identità
Il modello federato ‘cross cloud’, allo studio della Task Force, sarà disponibile per i diversi dominii aministrativi, e permetterà una distribuzione del software di cloud. Inoltre, attraverso un repository condiviso, metterà a disposizione dei ricercatori software e di applicazioni di interesse generale, come strumenti di automazione, gestione macchine e dati, personalizzazione, monitoring, accounting, sistemi per l’alta affidabilità geografica.
Perché è importante farlo
Rinforzare e irrobustire facilities di community cloud è fondamentale per favorire l’uso di infrastrutture 'residenti'in Italia e gestite da enti italiani e europei. Bisogna puntare, infatti, a mantenere un elevato livello di governance e controllo sui propri dati contrastando la tendenza di rivolgersi alle public cloud commerciali, che non sono in grado di garantire un alto livello di protezione e controllo, mettendo a rischio la 'sovranità' dei dati stessi.
Un obiettivo fondamentale è, ancora, quello di favorire la collaborazione tra i diversi gruppi di ricerca, negli atenei e nelle infrastrutture di interesse nazionale, che stanno oggi lavorando in questo settore, in modo da ottimizzare e standardizzare il lavoro, offrendo una maggiore efficienza delle soluzioni cloud a disposizione della comunità della ricerca.
Infine, un ambiente complesso e in costante evoluzione come quello del cloud, permette di collegare le comunità di ricerca scientifica attraverso l'approccio multidisciplinare, permettendo soluzioni efficienti in grado di superare l’effetto silos tra le discipline e stimolando sinergie e collaborazioni per lo sviluppo di competenze digitali innovative.